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XIII edizione del “Convegno nazionale del Centro Studi Cetacei"

14 dicembre, presso il teatro comunale di Città Sant’Angelo (PE) un importante appuntamento per la conservazione delle tartarughe in Adriatico

Un appuntamento decisamente importante, quello in programma sabato prossimo 14 dicembre, presso il teatro comunale di Città Sant’Angelo (PE), che ospiterà la XIII edizione del “Convegno nazionale del Centro Studi Cetacei", una giornata che vedrà coinvolti i Centri di recupero tartarughe marine (CRTM) presenti sulle coste adriatiche italiane per raccontare le loro esperienze e confrontarsi, anche in relazione all’applicazione delle "Linee guida per il recupero, soccorso, affidamento e gestione delle Tartarughe marine ai fini della riabilitazione e per la manipolazione a fini scientifici", emanate sei anni or sono dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Il convegno comincerà alle 8.30 con i saluti istituzionali. Il compito di aprire i lavori toccherà invece ad Alessandro Lucchetti del CNR di Ancona che traccerà il percorso verso una rete adriatica che possa coordinare e migliorare l’efficienza dei Centri di recupero, la cui funzione – è bene non dimenticarlo – è fondamentale sotto ogni punto di vista, da quello scientifico a quello ambientale. Saranno quindi i CRTM, uno dopo l’altro, a diventare protagonisti raccontando le loro esperienze e anche le positività e le criticità riscontrate nella concreta applicazione delle Linee guida, a sei anni dalla loro emanazione. Parleranno, in quest’ordine, esponenti dei Centri di recupero di Pescara (organizzatore della giornata), Riccione, Molfetta, Manfredonia, Torre Guaceto e Calimera. Strutture, gestite dal WWF, da Legambiente o da altre organizzazioni, nelle quali è sempre il volontariato a farla da padrone. Al termine sarà Luciano Di Tizio, coordinatore della Commissione Testuggini e Tartarughe della Societas Herpetologica Italica, a trarre le conclusioni che certamente saranno anche inviate all’attenzione di Ministero dell’Ambiente e ISPRA: sono le Linee guida stesse a prevedere un loro periodico aggiornamento e quale migliore occasione c’è di un confronto aperto con chi ha continue occasioni per metterle in pratica?

Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, ci sarà spazio invece per alcuni approfondimenti rispettivamente sui parassiti, sulla diagnostica post-mortem e sulla lenza, significativamente definita “un sicario invisibile”. Alle 16:30 infine l’assemblea elettiva del Centro Studi Cetacei, riservata ovviamente ai soci.

Si tratterà in sintesi di un importante momento di riflessione per gli operatori del settore, ma anche di una preziosa occasione di approfondimento per studenti e appassionati interessati alla tutela delle tartarughe marine rese vulnerabili dalle continue interazioni delle attività umane che invadono il loro ambiente.




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